L’idea dell’utilizzo dell’ozonoterapia sui pazienti affetti da Covid-19 arriva dal professor Marianno Franzini, presidente internazionale della Società Scientifica di Ossigeno Ozono Terapia (SIOOT) e medico nella zona più colpita, Bergamo.
La terapia si effettua iniettando una miscela di ossigeno-ozono con vari metodi di somministrazione: intramuscolo o sottocutanea. Nel caso del Covid-19 la miscela viene iniettata tramite la cosiddetta grande autoemoinfusione: vengono prelevati 100-150 ml di sangue a cui sono aggiunti 100-150 ml di ossigeno-ozono. Il sangue è poi reiniettato per la stessa via al paziente. I risultati sono sempre più convincenti.
Dopo un trattamento di cinque giorni su undici pazienti, in condizioni gravi e gravissime, trattati con ozono, dei cinque intubati uno è migliorato al punto tale da essere estubato e anche gli altri hanno avuto dei miglioramenti significativi. Il paziente con le condizioni meno gravi, dopo poche sedute di ossigeno ozono terapia è guarito ed è tornato a casa.