L’Abruzzo è tra le regioni italiane che sta sperimentando, con alcuni primi successi, l’ozonoterapia nella cura del coronavirus: ad annunciare i primi risultati, è il dottor Enrico Marini, primario del reparto di Medicina del San Salvatore di Atri, ospite nel programma di RaiUno La Vita in diretta.

Ad Atri, da qualche giorno, grazie all’acquisto della strumentazione necessaria, è partita l’ozonoterapia, già impiegata per un primo paziente di 60 anni che sembra aver risposto bene, visto che si è negativizzato ed molto presto verrà dimesso.

La sperimentazione è scattata dall’ospedale di Udine dove su 36 malati con polmonite e difficoltà respiratorie, soltanto uno è stato intubato: gli altri sono tutti migliorati e alcuni, addirittura, già dimessi.

L’obiettivo della sperimentazione è capire sul campo se l’ozonoterapia possa diventare la risposta clinica più efficace nei pazienti che hanno contratto Covid-19 e lottano per evitare il ricovero in terapia intensiva.

Evidenze scientifiche sostengono che i pazienti cronici ed anziani che si sottopongono ad ozonoterapia sono più resistenti alle infezioni.

É già stato ampiamente dimostrato che l’ozono, normalmente prodotto dai nostri globuli bianchi, svolge contemporaneamente le seguenti azioni: antinfiammatoria, antibatterica e virus statica, aumenta attività mitocondriale e produzione di ATP, migliora la funzionalità del microcircolo e l’ossigenazione tissutale; è stato evidenziato non come un alternativo all’uso dei farmaci ma indicato quando questi sono controindicati. Tutto ciò senza lasciare tracce in ambiente. L’ossigeno-ozono terapia ha costi contenuti e potrebbe essere praticata dovunque.

Si tratta di una pratica già utilizzata per altre patologie e che non presenta controindicazioni né gli effetti indesiderati, tipici dei medicinali: si tratta di iniettare ossigeno nei pazienti ed utilizzarne le proprietà antiinfiammatorie. La tecnica è già utilizzata con successo in alcuni ospedali del nord Italia, mentre Atri rappresenta il primo ospedale in Abruzzo ad eseguire tali trattamenti ed è il secondo in tutto il centro-sud.

L’utilizzo dell’ozono nell’infezione da Covid-19 trova la sua ratio sia nella modalità di trasmissione del virus che nel suo meccanismo d’azione. L’ossigeno-ozono terapia ha un potente potere anti-infiammatorio che si esplica attraverso la liberazione di citochine dotate di attività immunostimolanti o immunodeprimenti. Si ipotizza che l’azione virustatica dell’ozono, utilizzato per via topica, orale, nasale ed oculare, possa permettere la riduzione della carica virale così da spegnere il focolaio nell’infezione da Covid19 con miglioramento dell’ossigenazione e della funzionalità polmonare.

Anche nella puntata di La Vita in diretta trasmessa su Rai1 il 27/04/2020, che potrete rivedere integralmente oppure direttamente al tempo 2:25:27 cliccando sul link sottostante, è stato dato ampio spazio a dimostrazione della comprovata efficacia dell’ossigeno-ozono terapia quale trattamento del Coronavirus (COVID-19):

https://www.raiplay.it/video/2020/04/la-vita-in-diretta-4acb27e4-f3d4-4916-8346-7b0079628198.html